Il convento di San Domenico si trova nella omonima località a mezza costa fra Firenze e Fiesole, sulla larga strada che unisce le due città: la frazione del comune fiesolano prende il nome proprio dall’antico complesso religioso officiato, dalla fondazione fino ai giorni nostri, dai medesimi padri dell’ordine domenicano che l’hanno fondato nel 1406.
Il convento fu infatti eretto in quell’anno come cenobio riformato in seno all’ordine domenicano da due fratelli dell’ordine, entrambi provenienti dal convento domenicano di Santa Maria Novella: il Beato Giovanni Dominici ed il Vescovo di Fiesole Jacopo Altoviti.
Il complesso monastico, noto con il soprannome di “Conventino” per sottolinearne le ridotte dimensioni rispetto al convento di Santa Maria Novella di cui era diretta filiazione venne terminato di costruire nel 1435, ed è rimasto celebre nella storia di Fiesole e del comprensorio fiorentino per aver ospitato frate Antonino Pierozzi, che fu poi arcivescovo di Firenze e proclamato santo e il sommo pittore Giovanni da Fiesole detto il Beato Angelico.
La storia di San Domenico prosegue con i lavori di ampliamento sul lato del chiostro che guarda Firenze iniziati nel 1491 grazie alla munifica generosità della famiglia Salviati che ne sostenne la spesa. Al volgere del secolo XV fu addossato al nuovo edificio un ulteriore fabbricato, in cui avrebbe trovato spazio la Biblioteca.
Il convento subì l’esproprio ai danni dei frati domenicani nel 1808, a seguito della soppressione napoleonica degli ordini religiosi: soltanto nel 1879 i padri di San Domenico poterono riacquistare dal privato subentrato nel tempo il complesso religioso. Attualmente il complesso di San Domenico è adibito in parte alla originaria funzione conventuale, ospitando il Noviziato (scuola di formazione teologica) e la Scuola Apostolica (seminario) ed in parte è occupata, in una delle ali che si affacciano sul chiostro, dai locali dell’Istituto Universitario Europeo, di cui costituisce una delle sedi sparse in località San Domenico.
Il complesso di San Domenico si compone della chiesa, affacciata su via San Domenico con il suo loggiato monumentale, del piccolo cimitero adiacente, la foresteria, il chiostro e la biblioteca, oltre alla grande ala oggi di pertinenza dell’Università Europea.
Si tratta di un complesso di grande importanza artistica e culturale, sia per le opere d’arte tutt’ora conservatevi, sia per quelle un tempo presenti ma purtroppo non più in loco. Si parte con la chiesa, il cui porticato esterno ed il campanile furono costruite nel 1635 su progetto dell’architetto Matteo Nigetti.
L’interno della chiesa, ad unica navata con cappelle laterali, presenta uno stile tipico del rinascimento brunelleschiano, ma con evidenti inserzioni di elementi barocchi, ricordo della radicale trasformazione che gli interni della chiesa hanno subito all’inizio del Seicento. Gli affreschi che decorano le volte della chiesa risalgono al XVIII secolo e sono opera dei pittori Botti, Del Moro e Bonechi.
La chiesa conserva al suo interno opere di grande pregio, quali:
- Madonna col Bambino e Santi del Beato Angelico, un tempo trittico posto sull’altare maggiore;
- Adorazione dei Magi dipinta da Gian Antonio Sogliani;
- Annunciazione di Jacopo Chimenti da Empoli;
- Crocifisso ligneo della scuola della famiglia Sangallo;
- Battesimo di Gesù di Lorenzo di Credi;
- Crocifisso ligneo del XIII secolo recato a San Domenico dalla Compagnia di San Donato di Scozia
- Crocifissione con San Gerolamo, attribuita alla scuola di Andrea del Castagno.
Il convento a sua volta conserva altre due opere di Beato Angelico: un Crocifisso affrescato ed una Madonna benedicente con Bambino e relativa sinopia. Presente anche la copia del busto in legno di Sant’Antonino Vescovo, il cui originale si trova presso San Martino dei Buonomini a Firenze.
Il capitolo di San Domenico è stato spogliato nel tempo di numerose opere d’arte, talora vendute dai frati per necessità, talora trafugate, ad esempio dalla truppe di occupazione napoleoniche. Fra queste, molte opere del Beato Angelico:
- una Incoronazione della Vergine, oggi al Louvre di Parigi;
- una Annunciazione, oggi al Prado di Madrid
- una Madonna e Santi con Bambino, oggi all’Hermitage di San Pietroburgo;
- una Crocifissione con Santi, oggi al Louvre di Parigi ed anche una Madonna con Bambino e santi del Perugino oggi agli Uffizi.
Posto quasi esattamente a metà strada fra Firenze e Fiesole, la frazione di San Domenico ospita non solo il convento che gli dà il nome, ma anche, subito dall’altro lato della via, una rinomata pizzeria dello stesso nome e, a poche centinaia di metri, la Badia Fiesolana. San Domenico si raggiunge in pochi minuti in auto sia da Firenze (salendo per via San Domenico) che da Fiesole (scendendo per via Mantellini).
Esiste anche la possibilità di arrivare con il servizio di bus urbano dell’ATAF, dato che il bus 7 che effettua il servizio di collegamento fra Firenze e Fiesole prevede una fermata quasi di fronte al convento.