Villa i Tatti è una delle villa con giardino all’italiana dell’area fiesolana, ma è anche e soprattutto una dimora storica, visto che questo luogo è legato alla memoria storica di una grande personaggio della storia dell’arte, ovvero lo storico dell’arte e collezionista di antichità Bernard Berenson.
La villa di origine rinascimentale fu di proprietà di numerose fra le famiglia più potenti di Firenze, fra cui gli Zati, cui apparteneva originariamente e gli Alessandri, che detenevano vasti possedimenti nell’area fra cui il Castello di Vincigliata. Rimase di proprietà degli Alessandri fino al 1854, quando l’intera proprietà venne acquistata da John Temple Leader che già possedeva la Villa di Maiano ed il castello di Vincigliata. Passata in eredità, come tutte le ville del Temple Leader a Lord Westbury, fu infine acquistata nel 1906 da Bernard Berenson. Fu l’illustre storico dell’arte a commissionare a Cecil Pinsent e Geoffrey Strong, i medesimi architetti che avevano lavorato a Villa le Balze per Charles Strong, di trasformare la casa e il giardino.
Sotto l’egida di Berenson Villa I Tatti divenne un prestigioso centro d’incontro culturale in cui si riunivano i più importanti artisti ed intellettuali della comunità anglosassone a Firenze ma anche i maggiori studiosi della città.
Bernard Berenson decise nel 1936 di donare la villa, unitamente alle sue prestigiose collezioni di opere d’arte dal XIV al XVI secolo, alla biblioteca ed alla collezione di immagini fotografiche alla Harvard University, conferendo alla villa la funzione che ancora oggi mantiene, ovvero quella di centro di ricerca sul Rinascimento Italiano, gestito come campus estero per gli studenti in visita dall’America.
La villa presenta attualmente un giardino monumentale sistemato all’italiana e posto longitudinalmente rispetto all’asse prospettico della villa. Al giardino si accede tramite un viale di cipressi e comprende la terrazza panoramica, la limonaia con aiuole bordate di siepi di bosso e giardini terrazzati digradanti verso sud. Il viale centrale, pavimentato a mosaico e sottolineato da obelischi di bosso, ripartisce ai suoi lati aiuole geometriche. Due statue in fondo al giardino segnalano la piccola scalinata che introduce al boschetto di lecci. Sul retro della villa sorge anche un giardino pensile, anch’esso disegnato tramite aiuole delimitate da siepi di bosso potato.
Anche il giardino di Villa I Tatti, come quello delle Balze, rappresenta chiaramente il concetto paesaggistico dell’architetto Pinsent di fondere lo spazio verde “progettato” con il verde naturale della campagna circostante attraverso un passaggio sfumato e senza cesure nette: a questo scopo servono i viali alberati che conducono dal giardino formale in aperta compagna.
Fra le opere d’arte presenti presso Villa I Tatti, tutte di grandissimo pregio artistico e culturale, ve ne sono alcune da segnalare senz’altro:
- Madonna col Bambino di Gentile da Fabriano;
- Ritratto di Vitellozzo Vitelli di Luca Signorelli;
- Madonna col Bambino di Domenico Veneziano;
- Frate Francescano di Giotto;
- Estasi di San Francesco del Sassetta;
Villa i Tatti si trova in via di Vincigliata, a poca distanza dall’omonimo castello, da Settignano e dal borgo medioevale di Corbignano. Dista poche centinaia di metri da Firenze (viale D’Annunzio) e meno di un kilometro da Maiano e dal Parco di Montececeri.
Sito dunque in straordinaria posizione per visitare tutte le principali attrazioni dei dintorni, vi si arriva da Firenze percorrendo il viale D’Annunzio e poi imboccando per alcune centinaia di metri in salita via di Vincigliata. Altrimenti si può discendere da Fiesole verso Vincigliata, incontrando Villa i Tatti dopo aver percorso una discesa di meno di due chilometri.
Dal momento che Villa I Tatti è un centro di ricerca attivo e non un museo, il complesso non risulta aperto al pubblico. Trattandosi però di un centro di ricerca sul Rinascimento, è consentita la visita a studiosi, storici e critici d’arte che, per motivi di approfondimento sul Rinascimento vogliano visitare la Villa ed il giardino formale, a seconda dei casi da valutare di volta in volta.
Chi desidera visitare la villa per motivi di studio e approfondimento deve farne richiesta in anticipo tramite il modulo di contatti previsto sul sito del Centro di ricerca. Le visite durano circa un’ora e un quarto e si svolgono il martedì ed il mercoledì pomeriggio.
Non è ammesso scattare foto all’interno della villa, e quelle scattate nel giardino possono essere usate solo per uso personale e non per la pubblicazione.